mercoledì 7 aprile 2021

S. Benedetto da Norcia

Era nato a Norcia, nell'Umbria, l'anno 480.
Era ricco e si fece povero.
Abbandonato il paese, andò ad abitare una spelonca del monte presso Subiaco.
Nella solitudine del suo eremo, giungeva la eco dei barbari che saccheggiavano i villaggi della pianura. se ne rattristava e pensava come porre rimedio a tanti mali.
Un giorno gli balenò un'idea: la vita del mònaco dev'essere fondata non soltanto sulla contemplazione e sulla preghiera, ma anche sul lavoro.
Con alcuni giovani seguaci, partì dunque da Subiaco e camminò a grandi giornate sull'Appennino. Quando vide le rovine dell'antico tempio di Apollo a Montecassino, disse: - Queste pietre serviranno alla costruzione del nostro monastero.

Nell'anno 529 era compiutamente edificato il più grande monastero del mondo. il monastero di Montecassino.

I sacerdoti perseguitati dai barbari trovarono asilo nel monastero; e, indossata la bianca tùnica, furono obbedienti alla Regola dei Benedettini. Questa Regola di San Benedetto si riassumeva nel comandamento: prega e lavora !, ed era fondata sull'obbedienza all'abate, sotto la cui paterna guida i mònaci vivevano in perfetto stato di uguaglianza.

Furono inviati dei mònaci in tutta Europa alla ricerca dei libri, che i barbari avrebbero distrutto; e, nel convento, schiere di Benedettini ricopiavano quegli antichi libri e li conservavano nella biblioteca. San Benedetto nominò degli abati, ai quali diede copia della Regola, e a ciascuno affidò dieci mònaci. Ogni abate doveva fondare un nuovo convento.

I mònaci mossero da Montecassino alla pacifica conquista dei barbari. Ed ecco il comandamento di San Benedetto "Ora et Labora (prega e lavora)" applicato nella viva realtà della vita. 
I contadini aiutavano i mònaci a costruire il convento, i mònaci aiutavano i contadini a costruire le loro case intorno al convento: e in questi borghi, contadini e mònaci in gara dissodavano le terre incolte, arginavano fiumi e torrenti.

Un mònaco benedettino divenne Papa.
Si chiamava Gregorio, e fu chiamato Gregorio Magno.
Da solo egli convertì un popolo intero di barbari al Cristianesimo.


(da L'ARCOLAIO - Sussidiario per la 4a elementare - 1958)