martedì 2 gennaio 2024

La cura appresa con l'istruzione parentale di stampo benedettino

L'opera di San Benedetto si realizza su una bambina di classe 4a elementare che confeziona con le sue mani un abito. La cura, l'impegno e la motivazione trasmessi dai genitori, col supporto della Scuola Nordio, guidano le piccole mani in un'opera semplice oggi ma preparandole ad opere più grandi domani.



venerdì 15 dicembre 2023

giovedì 14 dicembre 2023

Pubblicata la nota MIM sulle iscrizioni alle scuole dell'infanzia e alle scuole di ogni ordine e grado per l'anno scolastico 2024/2025

Nella nota circolare del Ministero dell'Istruzione e del Merito n. 40055 del 12 dicembre 2023, che regolamenta le iscrizioni per l'a.s. 24/25, per quanto riguarda l'Istruzione Parentale che si inizia dal primo anno dell'istruzione primaria (6 anni d'età) si legge al punto"4.2 - Iscrizioni alla prima classe della scuola primaria" :

"Al fine di garantire l’assolvimento dell’obbligo di istruzione, i genitori e gli esercenti la responsabilità genitoriale che intendano avvalersi dell’istruzione parentale effettuano una comunicazione preventiva direttamente al dirigente scolastico della scuola primaria del territorio di residenza, dichiarando di possedere la capacità tecnica o economica per provvedere all’istruzione dell’alunno. La comunicazione viene presentata in modalità cartacea entro il 10 febbraio 2024 e alla stessa è allegato il progetto didattico-educativo di massima (qui quello della Scuola NORDIO) che si intende seguire in corso d’anno, in coerenza con l’articolo 3, comma 1, del decreto ministeriale 8 febbraio 2021, n. 5 riguardante la disciplina degli esami di idoneità e integrativi. Sulla base di tale dichiarazione, il dirigente dell’istituzione scolastica prende atto che l’assolvimento dell’obbligo di istruzione è effettuato mediante l’istruzione parentale e comunica ai genitori e agli esercenti la responsabilità genitoriale che, annualmente, se intendono continuare ad avvalersi dell’istruzione parentale, devono effettuare la citata comunicazione preventiva entro il termine delle iscrizioni on line, presentando contestualmente il progetto didattico-educativo di massima che si intende seguire nell’anno di riferimento.

Si ricorda che l’alunno in istruzione parentale deve sostenere il prescritto esame annuale di idoneità entro il 30 giugno, ai sensi dell’articolo 23 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62 e dell’articolo 3, comma 3, del decreto ministeriale 8 febbraio 2021, n. 5. Le domande di iscrizione all’esame di idoneità devono pervenire alle istituzioni scolastiche prescelte per l’effettuazione dell’esame entro il 30 aprile dell’anno di riferimento secondo quanto previsto dall’articolo 3, comma 1, del richiamato decreto ministeriale 8 febbraio 2021, n. 5.

Collegamento alla Nota Circolare MIM n. 40055 del 12-12-23

lunedì 27 novembre 2023

La "cura" scolastica è la comprensione efficace del disabile a scuola

Il primo trauma che affrontano solitamente le famiglie con bambini disabili, soprattutto quelle che hanno diagnosi di autismo per i loro figli, è il grave distacco relazionale con la loro creatura. Quel bambino amato, desiderato, pensato e voluto che non riesce a comunicare con noi come vorremmo, che pensa e si comporta come non ci aspetteremmo mai, che vive separatamente da noi quando ancora è troppo piccolo. Questi sono i primi segnali che mandano in tilt una famiglia. Si cade letteralmente nel baratro, concentrandosi sulla colpa, sui motivi della disgrazia, sulle possibilità dell’errore, e la solitudine avviluppa sempre di più. Incomprensioni familiari, parentali, amicali. Poi qualcuno va via, spesso il padre che è l’elemento più debole della coppia. E poi?
I rimorsi, le speranze, le attese, ...ma questa è la vita e chi rimane vivo deve combattere.
Nel caso della nostra famiglia, invece, la condizione di disabilità di nostro figlio Luca ha rinforzato il nostro legame per affrontare la nuova sfida.
La fase dello stravolgimento e di un eventuale riassetto familiare avvengono solitamente poco prima dell’ingresso alla scuola dell’infanzia, poiché l’esordio del disturbo avviene intorno a quell’età.

I genitori dunque che si affacciano al primo segmento scolastico, sono già “in guerra” contro l’autismo del proprio figlio e contro tutti coloro che fraintendono la cura per iperprotezione o pretendono ascolto volendo rimanere ignoranti.
La resistenza alle avversità ed ai cambiamenti in genere, costituiscono la palestra quotidiana per le famiglie con autismo, e quivi si allenano per combattere la battaglia più cruenta: la vita.
Il modo più efficace per combattere è l’informazione, lo studio, l’applicazione, l’osservazione. Molti tra questi genitori diventano veri e propri esperti dell’autismo del proprio figliuolo, con una conoscenza degli atteggiamenti, dei comportamenti, del linguaggio del proprio figlio assolutamente profonda e precisa.
E' essenziale dunque potenziare la famiglia, come indicato per altro dalla 1^Raccomandazione dell'ISS (Istituto Superiore di Sanità) nelle sue Linee Guida n. 21 sull'autismo, per entrare in contatto ed operare correttamente con il proprio figlio.
Potenziarsi significa dunque, non solo studiare la generalità dei casi in letteratura e le caratteristiche generali della sindrome, ma applicare tutto ciò alla peculiarità della propria famiglia.